[testimonial author=”Cristina”]Ciao Sara, innanzitutto grazie e complimenti per la disponibilità che riservi a tutte noi.
Vorrei affrontare con te una questione che spazia fra look e personalità e mi crea confusione.
Di giorno mi sento una donna rettangolo: amo portare un look che spazia dal rock al bohèmienne, fatto di pantaloni stretti o più baggy e modaioli, con maxi t-shirt o pullover oversize. La sera divento una clessidra: tacchi alti con abiti ricercati e un po’ fascianti, magari osé, ma non volgari. Un po femme fatale.
Problema: sono una pera. Il torace non è strettissimo, di sottoseno avrei una terza. Purtroppo la coppa è solo una a. Vita stretta. Bacino non troppo ampio, con sedere molto sporgente e carnoso, cosce e polpacci torniti.
Altro problema: non tollero lo stile anni 50. Sono una persona fondamentalmente indipendente e disincantata. Ho un carattere gentile ed accomodante ma non dolce né tantomeno materno. Non ho quindi un carattere in linea con quello che lo stile anni 50 trasmette (l’idea della classica casalinga, o della pin up, sono l’antitesi del mio essere e mi fanno venire l’orticaria). Per me va oltre un’idea di look, è una questione di coerenza con la propria personalità, far capire a chi ho di fronte chi sono io veramente.
Ho provato diverse volte a vestirmi con gonne a ruota, e stavo molto bene. Stavo sicuramente meglio che con i vestiti da rettangolo, nei quali il mio punto vita scompare totalmente, e meglio che con gli abiti da clessidra, con cui, se voglio essere credibile, devo provvedere a “doparmi” con un push-up. Ma non ero io. Quanto ho odiato quell’immagine riflessa..
Puoi darmi qualche indicazione o spunto su come posso valorizzare il mio fisico secondo gli stili che più mi piacciono e che ti ho descritto all’inizio? Tenendo anche conto che lavoro all’aperto (ambulante), e di giorno posso contare solo su pantaloni, e che ho 28 anni, quindi il look bon ton o da sciuretta può aspettare (all’infinito,per quello che mi riguarda..)
Ti ringrazio per l’aiuto e spero di averti fatto capire che questa non è una mail di una persona che non ama il proprio fisico (tutto sommato sono abbastanza tonica e di media statura, quasi 1,70). Solo che mi sento come se avessi in dotazione il corpo di un’altra ragazza..
Buon lavoro. [/testimonial]
Quando ho scoperto di essere una mela a 8, e non una clessidra come mi era stato propinato da amiche e compagne di classe fino al giorno prima (la gente ti vede portare una taglia superiore alla 42 e ti dice subito “prendi spunto da MERILIMMORRO’!” ed è un attimo che sembri un sifone che cerca di strizzarsi il punto vita appesa a una colonna come Rossella O’Hara), ho avuto un attimo di crisi mistica; primo, qualcuno mi aveva detto che le mie gambe e il mio sedere erano magri (magri, ci credereste!?) ed andavano per cui sfoggiati e non nascosti sotto gonne a balze; secondo, non avevo il punto vita, dunque inutile che mi infilassi abiti avvitati e cappottini ladylike; terzo, i jeans che avevo smesso di indossare a favore di abitini e gonnelline erano non solo il mio maggior alleato, ma mi stavano improvvisamente benissimo. Il solo problema è che la mia testa era ancora tarata sui look iperfemminili consigliati a pere e clessidre, il mio guardaroba era tarato sulle gonne a ruota e le camicette bon ton e io stessa mi sentivo così, una ragazzina femminile, una bambolina in crinoline e cerchietto. Non mi son mai messa né crinoline né cerchietto, ma capite comunque cosa intendo, vero? Il mio stile non rispecchiava il mio corpo. Il mio fumetto preferito era Nana e io ero innamorata letteralmente degli abiti di Hachiko. Roba che una mela deve star lontana anni luce da quei capi come Sheldon Cooper dagli speed date.
Pian piano ho cambiato il mio stile, senza abbandonare una punta di femminilità. Ovvio, ora come ora l’idea di rimettermi la mia ex gonna preferita (a ruota corta rosa e grigia con fiocco sul retro) mi orripila, perchè so che per quanto sia bella è anche inadatta a me, al mio corpo. Il fatto è che per arrivare a questa consapevolezza ci ho messo un bel po’ di tempo e non tutte hanno questa fortuna: alcune ragazze non si sentono rispecchiate dallo stile che meglio si accorda con la loro forma del corpo, perchè corpo e gusto sono due cose molto diverse. E infatti ci sono rettangolo innamorate degli abiti anni ’50, pere che adorano lo stile di Cara Delevingne, mele che amano gli abiti a portafoglio, e così via. Cosa fare nel caso in cui il nostro corpo non corrisponde all’idea di di stile che ci rispecchierebbe? Non è un problemino da niente; già immagino una ragazza amante del rock costretta a mettere gonne a ruota e una novella Bree Van de Kamp costretta a giacche dritte e jeans. La cosa migliore è non lottare contro il proprio corpo né contro il proprio stile: trovare quindi un compromesso fra ciò che amiamo e ciò che dovremmo amare, assecondando le nostre forme e poi riadattando l’abito che ci sta bene facendolo virare verso l’abito che ci piacerebbe indossare.
Ricordate quello che avevamo detto sulle ragazze rettangolo che amano lo stile bon ton e che devono dunque usare piccoli stratagemmi per apparire femminili anche se senza curve? Nel caso di Cristina, il problema è opposto. Vediamo come ovviarvi. Per prima cosa, partiamo dal capo più odiato: la gonna a ruota. Il capo alleato delle pere e delle clessidre, richiama ambientazioni romantiche che poco si accordano con lo stile di Cristina, più aggressivo e contemporaneo. Come conciliare le due cose? Innanzitutto, accorciando la gonna: una gonna ruota sotto il ginocchio fa subito signorina per bene (e per quanto bellissimo, questo non è l’effetto che vogliamo ottenere!). Un secondo accorgimento è di evitare i colori pastello, scegliere quindi gonne a ruota grige, nere o borgogna (i tre colori invernali “modaioli” di questi ultimi anni). Il terzo e più importante consiglio è scegliere il tessuto giusto per svecchiare e de-romanticizzare la gonna a ruota: in quest’ultimo periodo ti viene in aiuto la moda del neoprene. Questo tessuto, rigido e assolutamente contemporaneo, rende le gonne a ruota naturalmente sagomate e, se abbinato nel modo giusto con accessori minimal, dà un carattere contemporaneo tanto quando uno skinny in pelle nera con maglione cozy. Per le pere, bellissimo con il crop top, ma se la pera è particolarmente magra e alta non è male neanche con una maglia oversize, una felpa, una t-shirt (infilata dentro, in questo caso); se ci si rende conto che la figura è troppo infagottata, basta stringere una cinturina sottile attorno al punto vita, lasciando che la parte alta rimanga morbida: non è necessario infatti che in questo stile si badi troppo ad avere abiti attillati. Il tutto renderà la gonna ruota molto poco romantica e ladylike e virerà invece verso lo sporty chic contemporaneo, adatto al giorno con scarpe basse (anche da ginnastica!) e alla sera con i tacchi.
Un look più pratico si ottiene invece con il jeans: svasato, a zampa, a palazzo. Non è solo lo skinny a essere contemporaneo, il grande ritorno dei jeans ampi sulle passerelle è cominciato l’anno scorso e non viene più relegato ad abbinamenti anni ’70. Al contrario. Anche qui, accessori minimal e bluse in colori base fanno il 90% del lavoro. Se la pancia è piatta, si può infilare la maglia all’interno dei jeans, ma anche lasciata fuori non è male, basta che cada dritta e non informe. Come sopra, una cinturina per segnare il punto vita laddove sparendo renda tozza la figura.
Come detto, gli accessori sono tutto e danno carattere, oltre ad identificare subito lo stile. Microborse a tracolla, shopper in pelle, maxisciarpe avvolgenti, cuffie nere, pochi gioielli e niente pietre luccicanti, scarpe lisce e senza orpelli, preferibilmente nere.
E voi? Il vostro corpo si accorda col vostro stile?
54 Comments
lilit
Ottobre 9, 2014 at 3:12 pmche bello questo post! mi riguarda da vicino, mi ricordo che qualche tempo fa avevo scritto ad Anna disperata perchè i consigli di stile che dava alle donne a pera facevano a cazzotti coi miei gusti e col mio spirtito da maschiaccio. poi ho scoperto:
1: non sono una pera ma una clessidra con poco seno;
2: Anna (che considero meravigliosa) non è l'oracolo, e non bisogna prendere alla lettera tutto ciò che dice, ma piuttosto usarlo come spunto su cui lavorare;
3: i capi da clessidra e da pera (perchè una clessidra con poco seno non è molto diversa da una pera) potevo tranquillamente indossarli in modo un po' personale, in chiave un po' casual e un po' rock.
quindi per esempio benissimo le gonne svasate o addirittura a ruota (che ho scoperto starmi benissimo), ma corte, anche un bel po' sopra il ginocchio (anche perchè altrimenti chiamerebbero troppo il tacco, a cui sono allergica) e di colore nero… e poi ci posso mettere una maglietta un po' strana, o gli stivali biker con le borchie per que tocco di sana aggressività che allontani l'effetto bambolina. e gli abitini a fiori li posso mettere con la camicia jeans o addirittura con le Converse o gli anfibi, alla maniera grunge (ah, che nostalgia, una delle poche mode che ho amato), oppure, in chiave elegante, con un blazer che rende tutto più rigoroso e severo.
e i jeans, che pure non sono il capo che mi sta meglio in assoluto, restano comunque il mio preferito, perchè mi fanno sentire bene, a mio agio… anche se adesso faccio più attezione nella scelta dei modelli adatti (leggasi: vade retro skinny).
insomma, basta un piccolo sforzo di fantasia per indossare un capo in modo personale… e se qualcuno storcerà il naso perchè l'abituccio-caruccio con quelle scarpacce proprio non ci sta peggio per lui (o per lei)… primo almeno così non sono uguale a tutte le altre…e secondo a me piace e quindi va bene così.
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 7:03 pmCome si diceva anche ieri: l'importante è essere se stessi. Una volta che si ha coscienza di cosa ci sta bene, poi possiamo tranquillamente rimaneggiarlo per renderlo nostro e personalissimo! E tranquilla che se sei a tuo agio nessuno storce il naso, mai.
Alex
Ottobre 9, 2014 at 3:12 pmAnche se sono una pera (o forse clessidra poco formosa) magra con sedere sporgente e polpacci torniti, molto torniti. La mia domanda nasce da questo: se i polpacci sono grossi, tanto per non usare eufemismi, quanto male mi starà una gonna? Se proprio volessi osare oltre ai soliti trucchi per sfinare: tacchi, collant coprenti scuri coordinati alla scarpe c'è altro che devo sapere?
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 7:01 pmIo sono una fan dei polpacci, e già una volta ho detto che o vi fate passare i complessi voi o me li faccio venire io perchè quelli che voi definite polpacci grossi sono polpacci normali! 😀
Comunque per sfinarli sicuramente il tacco, la calza scura mat e una lunghezza della gonna che non li metta in primo piano: no alle miti che arrivano proprio lì, per capirci. Credo che altro non ci sia se non: non pensarci!
Alex
Ottobre 9, 2014 at 7:08 pmNo, credimi sono grossi e il problema si accentua perché tutto il resto è magro. Se tu, ma anche chiunque altra, hai il problema del polpaccio magro io mi offro come donatrice, ce n'è per tutte. Alla fine la soluzione è quella, non pensarci, ma non ci riesco.
Silvia
Ottobre 9, 2014 at 3:22 pmCiao a tutte! Ecco, Cristina ha pragmatizzato tutti i miei dubbi, e Sara li ha risolti! Anch'io sono una pera abbastanza proporzionata e, per quanto ami le gonne a ruota appese alle grucce, io non le metterei mai! Troppo bon ton per me, che adoro lo stile rock ed etnico! inoltre non si adatterebbero al mio stile di vita. Mi ha fatto piacere legggere questo post, proverò con delle gonnelline a ruota cercando di "indurire" il loro aspetto!
Silvia
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 7:04 pmBrava, poi ci fai sapere come ti sei trovata ad attuare nella pratica questi consigli!!
Ylenia
Ottobre 9, 2014 at 4:16 pmEcco io ho il problema opposto! Sono una mela con tanta pancia tante tette e zero punto vita e adoro lo stile anni '50. Uff è proprio vero che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane, o meglio: chi ha il punto vita non ha le gonne a ruota e chi ha le gonne a ruota non ha il punto vita XD
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 7:07 pmA chi lo dici… mi piacerebbe così tanto essere una clessidra e poter rispolverare le mie gonne a ruota! Ma guarda, io non desisto: il mio tutù verde petrolio lo metto in barba al punto vita 😀
lilit
Ottobre 9, 2014 at 5:12 pmtra l'altro citando Nana Sara mi ha risvegliato un ricordo, perchè anche io seguivo la serie, ma ero fan non di Nana-Hachiko, ma dell'altra Nana, l'aspirante rockstar… che aveva sempre gonne a ruota o a pieghe, corte, portate con abbondanza di borchie e catene e immancabili anfibi: https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTkENX57HUudXjjJzuIHbJ0yBHQy1Nzpx-tQJlm0TeJPkz3hmVs5DLVUrs
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 7:11 pmQuello stile per me era troppo duro… io sono un cuor di marshmellow. Ma ehi che bello sapere che ci sono così tante fan di Nana qui!! Il mio personaggio preferito, abiti a parte, era Reira; credo di poter dire di essere l'unica a non caldeggiare la storia di Nana e Ren, perchè Ren (pace all'anima sua) io lo vedevo solo con Reira. Non chiedetemi perchè. Ma qualcuno sa che fine ha fatto la serie? Io entravo in fumetteria ogni mese per prendere il nuovo numero e ormai sono anni che ho desistito…
(Momento fan-girl finito, giuro)
sara
Ottobre 10, 2014 at 1:39 pmnana e yasu assieme tutta la vita! povero pelatino.. a me miu non piace per niente! comunque la disegnatrice di nana si è ammalata e ha mollato lì tutta la storia.. non si sa ancora se riprenderà o no, oramai saranno quattro anni che non continua. io continuo a sperare di vedere una fine prima o poi. hai letto anche altri manga della yazawa? io ho visto l'anime di paradise kiss, parla di moda e secondo me è molto carino!
Consigli x principianti
Ottobre 10, 2014 at 3:54 pmL'anime lo guardavo da piccola e lo ADORAVO! Mi piaceva tutto, ambientazione, vestiti, disegni! Non sono una grande appassionata di manga, una volta però mi hanno trascinata alla fiera del manga a Milano e mi hanno pure vestita da Gothic lolita: ho accettato perchè era davvero divertente e volevo entrare nello spirito della festa, e non me ne sono pentita! (Le fotografie non le vedrete MAI)
Da quel giorno leggevo qualche fumetto che mi veniva passato e devo ammettere che ho adorato e letto fino in fondo proprio poco: solo Nana e Death Note (geniale).
sara
Ottobre 9, 2014 at 6:13 pmil problema dello stile è una cosa molto importante, anche a me spesso gli abbinamenti per mela a 8/rettangolo non piacciono granchè e non sono per nulla una fan dei cardigan, anzi. Non per niente il personaggio di nana che preferivo in fatto di abbigliamento era misato, avevo preso pure una replica delle ballerine con la zeppa di vivenne westwood che porta sempre 🙂 anche adesso convivo con questo dualismo, da una parte i pizzi che mi stanno malissimo e dall'altra gli abiti da mela, confortevoli ma spesso un pò noiosi. Secondo me la prima soluzione che hai proposto a cristina è ottima dato è un pò il modello a cui aspiro io, magari un pò meno bon ton.
p.s. secondo me lo stile pin up non è da buttare via se si vuole sembrare grintose, soprattutto in chiave moderna, magari con una gonna in pelle a ruota oppure con un giacchetto in pelle..
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 7:21 pmVero i materiali fanno davvero tutto in un capo: la stessa gonna in ecopelle o neoprene sembra molto più aggressiva, soprattutto nel nero o nel grigio.
Se ti piaceva Misato, mi viene in mente che l'anno scorso Valentino aveva proposto abiti dritti neri con colletti e polsini in pizzo! Sarebbero bellissimi su una mela, e avrebbero quel tocco-Misato in più.
(Ti consiglio un DIY, non di prenderti un abito Valentino, eh!)
sara
Ottobre 9, 2014 at 8:38 pmvado subito a dare un'occhiata!
terry
Ottobre 9, 2014 at 6:38 pmCara cristina, mi sento particolarmente tirata in ballo dalla tua lettera e ho pensato che chissà la mia esperienza possa darti qualche spunto, oltre a quelli di sara che è bravissima 🙂
Io sono una pera che più pera non si può, e anche poco oltre il metro e sessanta. Il mio problema? Sono sempre stata una tipa piuttoato punk/raver; per anni il mio guardaroba conosceva solo pantaloni di 3 taglie più grandi, tshirt e maxi felpone anti gelo! Quando ho scoperto anna ho iniziato ad esplorare lo stile che lei consogliava e penso che dopo un paio d'anni di "studio" ed esperimenti sono riuscita a trovare un buon compromesso che mi fa sentire valorizzata ma nella mia personalità. Devo dire che io ho sempre amato le cose un po' froufrou, anch'io come sara ero un'amante di nana, sentendomi però la terza nana che fonde le due originali. Ora uso quasi solo gonne e vestiti svasati; il trucco è appunto andare su colori scuri (nero my love) oppure appariscenti ma non pastello. Magliette semplici ma strette, monocolore; e le scarpe, importantissime. 9 volte su 10 metto gli anfibi (proprio come la punk nana) che anche se mi spezzano un po' la gamba mi fanno sentire me stessa. Io amo le collane lunghe con ciondoli un po' roxk come dixi tu oppure girocollo tipo quelle grosse in argento. In estate birckenstock mylove per l'orrore di molte ma io le amo. Giubbotto sciancato corto in finta pelle nera che da solo fa la metà dello stile, e borsa grossa nera di hm semplice semplice. Io ti consiglio di provare a usare vestiti che di per sé non senti tuoi, con il tempo potrai trovare lo stile che più si adatta al tuo corpo e alla tua anima 🙂
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 7:22 pmOttima testimonianza! Credo che a Cristina servirà sapere che è possibile adattare il proprio stile, dato che qualcuno già l'ha fatto 😀
lilit
Ottobre 9, 2014 at 8:15 pme manco a farlo apposta quest'anno vanno un sacco le gonnelline skater in finta pelle… che non sono per nulla da sciuretta nè da preppy. io naturalmente la mia me la sono già presa… e naturalmente sta meglio a me che a quella perticona secca secca della modella.
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 8:58 pmIo mi sono innamorata della gonna a ruota in eco-pelle midi di zara. Manco a dirlo, starebbe divinamente a clessidre e pere 🙁
Aurora
Ottobre 9, 2014 at 7:30 pmEx punkettina filo-Nana a rapporto 🙂
Anch'io seguivo la serie fin quando non è stata interrotta per problemi di salute di Yazawa-sensei, peraltro ho sempre adorato tutti i suoi manga (Gokinjo Monogatari in primis – "Camminando nei cortili del cuore" nell'adattamento sconclusionato italiano dell'anime). Speriamo la riprenda, ma la vedo grigia.
Quindi, non sapendo di essere una clessidra, ai tempi (che sarebbe intorno ai 22-24 anni) (non poi così tanto tempo fa :)) indossavo molto spesso una gonna a ruota scozzese che adoravo (non sapevo che fosse a ruota, peraltro… l'avevo presa appunto in quanto simil-Nana) e una gonna nera con borchie varie, sempre svasata, che avevo preso in un negozio darkettone delle mie parti. Ero tutto fuorché l'immagine della casalinga, direi. Allora ero più magra (10 chili in meno ehm) e potevo permettermi di abbinarle con Converse, anfibi e (orrore) scarpe da skate. Dico orrore perché ripensandoci avevo i piedoni stile Paperino, pur portando un 36, ma sul momento uno non ci pensa 🙂
A un certo punto mi sono stufata di imitare modelli, ma trovando (a culo) quelle gonne ho scoperto che mi stavano bene, e per anni ho cercato delle gonne "tipo quelle", senza sapere che si chiamavano "gonne a ruota", io le chiamavo "gonne che cadono così" (con gesto della mano a triangolo).
Scoprendo il blog di Anna ho imparato tante cose, e devo dire che all'inizio, sull'onda dell'entusiasmo, mi son detta "Sììììììì diventerò donnina elegante gonnellosa e taccosa everyday!!!", dopo di che mi sono scontrata con il mio carattere e mi son detta che devo sì migliorare, ma sentirmi comunque bene nei miei panni. Ogni giorno corro di qua e di là e non posso certo farlo su un tacco 12, vado in palestra per cui ho bisogno di vestiti che mi consentano di cambiarmi al volo, lavoro in un ambiente molto dimesso per cui non è proprio il caso di essere overdressed 🙂
Lo stile in cui mi sento più a mio agio è il casual chic, e tale per ora rimane. Probabilmente sono pigra 😀 ma non ho mai letto la "pigrizia" di cui parla Anna nel suo blog come un'accusa: io mi vedo (finalmente) carina, ho imparato che mettere un jeans svasato mi valorizza di più, non metto più scarpe da ginnastica, curo gli accessori, ho bruciato tutte le mie felpe in favore di pullover e maglie col pizzo, ho imparato ad abbinare i colori, a truccarmi, pian pianino ce la si fa 😉 rimanendo se stessi ovviamente. E sperimentando!!! Alla fine è divertente no? 😀
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 8:55 pmAssolutamente sì, divertente e soprattutto in questo modo la moda non diventa un'imposizione ma un piacere, un gioco, un potersi reinventare e seguire i trand di stagione potendoli riadattare a sé. E' come entrare in libreria: mica leggi tutto quello che trovi sugli scaffali; anche se quest'anno vanno i fantasy, non devo leggerli per forza se non mi piacciono, però forse fra tutti i fantasy trovo qualcosa che mi piace e che può incontrare il mio gusto. L'importante è non imporsi nulla se no si perde il gusto di leggere.
Aurora
Ottobre 12, 2014 at 10:48 amEsatto… sigh. Io non ho mai avuto gambe lunghe dal basso del mio metro e sessanta 😛 ma quando erano più magre mi facevo meno problemi. Ripensandoci non mi donavano nemmeno allora, ma il fatto che mi donassero per me era secondario. (Sto sempre parlando di quelle a 8 buchi, quelle più alte non ho mai osato metterle sia per la scomodità di allacciarle fino in cima, sia perché sono durissime). Sono poi passata a uno stivale più semplice (e a gonne più lunghe per coprire le cosciotte!!! :D). Ma il mio sogno rimane sempre la gamba chilometrica alla Amy Pond 🙁 sigh.
simo
Ottobre 12, 2014 at 11:14 amAmy Pond …Doctor Who ? Li lovvo!!XD
Aurora
Ottobre 9, 2014 at 7:34 pmMi scuso per il doppio commento, ma mi sono dimenticata: io adoro gli anfibi tipo Doc Martens, d'inverno ne indosso SEMPRE un paio consumandole fino all'esaurimento. Ma sono una clessidra. Ad abbinarli con le gonne non c'è proprio speranza vero? Quando ero più magra non mi facevo nemmeno il problema, ma ora.. beh.. la mia caviglia sparisce lì dentro e ho capito che non mi donano 😛
Comunque, anche se sono l'anti-eleganza, mi piacerebbe vedere un po' di abbinamenti con questo tipo di scarpa per le varie forme! 😉
Consigli x principianti
Ottobre 9, 2014 at 8:57 pmMmm, capo difficile… ci vogliono gambe lunghe e magre, per portare scarpe così. Soprattutto per l'altezza a cui arrivano. Non è tanto il problema di essere poco eleganti, è una questione di forma 🙂 Sicuramente donano più a mele e rettangolo e triangolo invertito.
Aurora
Ottobre 12, 2014 at 10:49 amHo paciugato e ti ho risposto sotto al commento sbagliato… vedi sopra! 😀
lilit
Ottobre 9, 2014 at 9:50 pmahi ahi ahi, tocchi un tasto dolente… da sempre innamorata dei DocMartens (ne ho avuti tre paia), che porto spessissimo, ma solo coi jeans. ho sempre invidiato quelle ragazze che li portavano con le gonnelline o addirittura con gli shorts… io con la cosciotta cicciotta non ce l'ho mai fatta. ma ho trovato altri tipi di anfibi/stivali che sono più adatti, conservando l'aria grintosa. qualcosa tipo questi, per intenderci: http://media-cache-ec0.pinimg.com/736x/f0/30/03/f030032b97b88b0e38d596986c42be2d.jpg
ne avevo un paio con l'allacciatura davanti, ma alti a metà polpaccio, e abbastanza aderenti, che erano perfetti, peccato che adesso quel modello non si trovi più. erano tipo questi per intenderci: http://media-cache-ec0.pinimg.com/736x/d1/3f/00/d13f00d70dd189727e75204a42f34ce2.jpg
ora ho quelli con le borchiette che si usano adesso, tipo così per intenderci: http://media-cache-ec0.pinimg.com/736x/3c/3a/57/3c3a57cf6b48fb07aa13c1f229f20350.jpg che non sono male e possono andare, anche se sono un po' larghi, e stanno meglio coi pantaloni.
lilit
Ottobre 9, 2014 at 10:04 pmcomunque se qualcuno vuol togliersi lo sfizio di vedere una clessidra, anzi: clessidrissima, che porta senza problemi i DocMartens con gonne, abitini e shorts consiglio di dare un'occhiata alla Elena di Mixelchic: http://www.mixelchic.it/2014/08/ultraviolet.html
ha uno stile molto energico e grintoso da cui pere e clessidre dall'animo poco ladylike possono prendere qualche spunto.
Aurora
Ottobre 12, 2014 at 11:06 amGrazie per i link che hai suggerito! Adoro i primi stivali che hai postato!
In effetti anche la mia prima "reazione" è stata passare agli ankle boots stile biker, anche se secondo i consigli di Anna "spezzano" la gamba e la accorciano… ora uso uno stivale alto molto semplice, tipo questo: http://www.amazon.it/Marco-Tozzi-2-2-25500-21-Stivali-Schwarz/dp/B00CPM97V4/ref=sr_1_52?s=shoes&ie=UTF8&qid=1413104266&sr=1-52&keywords=Marco+Tozzi (mi trovo molto bene con questa marca, ha un ottimo rapporto qualità-prezzo). Ho anche un'altra età, per cui i miei gusti si sono molto "ammorbiditi", e non posso certo andare a lavoro ricoperta di borchie 🙂
I Doc Martens li metto solo con i pantaloni, ormai 🙁 e devo dire che invidio molto la grinta e la non chalance della blogger che hai postato, anche se a mio avviso altri abbinamenti le donerebbero di più. Forse come sempre la "verità" sta nel mezzo 😉
Sonja
Ottobre 9, 2014 at 10:24 pmvisto il mio polpaccio (scusa Sara non è una paturnia, ma proprio un fatto oggettivo: spesso non riesco a trovarne di quelli che si chiudono) ho deciso che di andare su dei ankle boot da usare anche con la gonna! è vero che delle scarpe a quell'altezza fanno sparire la caviglia, ma con poi delle ghette in tinta non si noterà troppo. alla fine siamo sempre solo noi a notare queste cose a tutti gli altri non interessa minimamente, sono troppo presi dal guardarsi e criticarsi a loro volta 😉
Consigli x principianti
Ottobre 10, 2014 at 11:10 amQuesta è un'acuta osservazione, posso rubartela?! Gli altri sono troppo presi a criticare se stessi per criticare noi quindi: via di polpacci, pancette e capelli in disordine 😀 Scherzi a parte, è verissimo che siamo davvero troppo ipercritici… e ricordarsi qualche volta che non abbiamo i fari puntati addosso, quindi nessuno noterà i difetti, ma solo i pregi. Poi se vogliono notare i difetti facciano pure, ma se stiamo bene con noi stesse ci passeremo sopra come se nulla fosse!
lilit
Ottobre 10, 2014 at 11:31 ameccome! ricordo che a vent'anni invidiavo le mie amiche con le gambe lunghe e secche, io le avevo sempre un po' cicciotte pur non essendo affatto più grassa di loro. poi ho scoperto che alcune di loro in quel mentre si angustiavano perchè avevano la "pancia grossa" (erano mele presumo): io non mi ero mai neanche accorta che avessero la pancia un po' grossa.
Aurora
Ottobre 12, 2014 at 11:15 amQuesto è un altro mio problema! 😀
Fra l'altro non ho un polpaccio da terzino… secondo me risparmiano sui materiali e il risultato è che solo chi è secca secca può allacciarli fino in cima!!!
Ormai scelgo solo quelli con l'inserto elastico, anche piccolo, ma fa!
E sì è vera la magia della sparizione della caviglia, ma con una calza o un leggings scuro si nota di meno 😉
Molto bella la tua frase, ma secondo me non è tanto che agli altri non interessa, quanto che a noi interessano "troppo" certi difetti che tendiamo a ingigantire e che "gli altri" di solito non notano, perché non sono poi così evidenti!
Cristina
Ottobre 10, 2014 at 3:27 pmGrazie Sara per la tua risposta! Mi armerò di pazienza e inizierò a tentare un po di abbinamenti post moderni che fondano lo stile rock e il bon ton.. pensa, faccio molta più fatica a vestire me stessa che non le mie clienti..
Vedo comunque che non sono l'unica a vivere questa scissione corpo-anima. Ragionandoci sopra, forse ,è tutto legato al processo di amore e odio che abbiamo verso la nostra persona. Sembra che inconsciamente siamo attratte da uno stile diametralmente opposto al nostro proprio per rifiutare la nostra immagine. Se ci pensiamo bene è molto più semplice distruggere (la nostra figura, i nostri pregi, le nostre caratteristiche e potenzialità, lamentandoci solamente) che costruire (in questo caso una persona piacevole e coerente).
E dopo anni di distruzione credo di essere entrata nel periodo della costruzione.
Ps non preoccuparti del tuo stile nello scrivere, solo chi non è dotato di quella ironia acuta non può capire. Non è cattiveria, è un fiume in piena che non puoi contenere. Però è da incanalare 😉
Grazie ancora, Cristina
Consigli x principianti
Ottobre 10, 2014 at 3:56 pmCredo che tu abbia ragione: io che sono riccia faccio di tutto per stirare i capelli, poi quando sono lisci mi stufo dopo 3 giorni. Mai contente di noi, mai felici di quello che siamo e soprattutto mai pronte a farci complimenti.
PS. arginerò, arginerò!
Cristina
Ottobre 10, 2014 at 5:05 pmScusa, mi sono spiegata male, intendevo che è una dote che dev'essere gestita bene, e tu lo fai già, almeno secondo me..
Ps anche io ho i capelli ricci, che ovviamente ho sempre odiato. Ed è solo da pochissimo che ho iniziato a tenerli naturali.. e che fatica abituarmi a vedermi così!! Ma meglio ricci e sani che lisci e rovinati
Consigli x principianti
Ottobre 11, 2014 at 10:14 pmTranquilla avevo capito perfettamente il tono!! Eh sì, anche io son giunta alla conclusione che preferisco avere una chioma indomabile ma sana, lucida, morbida, piuttosto che una chioma domata e perfetta ma opaca, secca e che puzza di piasta (le piastre puzzano, a parte quelle del parruchiere, io ne sono fortemente convinta!)
Anna
Ottobre 10, 2014 at 8:36 pmIo sono una mela ma mi piace uno stile maschile… camicie, pantaloni, stringate ecc. cercherò di adattarlo in qualche modo al mio fisico. Comunque volevo dire che le mele sovrappeso, come me, non hanno le gambe slanciate…
lilit
Ottobre 11, 2014 at 9:10 amse una donna mela prende parecchi chili ci sta benissimo che non abbia gambe proprio filiformi, ma restano comunque magre in proporzione al resto, quindi se si guarda la figura nel suo insieme risulteranno comunque "slanciate". una clessidra in sovrappeso di 10 kg avrà sempre le gambe molto più robuste di una mela di pari statura anche lei in sovrappeso di 10 kg. e comunque la grande differenza è nella forma della gamba, che per la clessidra si allarga sempre un po' dalla linea del bacino, dando al fianco una linea "tonda", mentre il fianco della mela è dritto. insomma, la sagoma della mela è un tutt'uno fino diciamo al bacino, e poi tende stringere sulle gambe. quella della clessidra è larga sopra, si restringe in vita, e poi si riallarga, e sotto il bacino si allarga ancora un po'. questa differenza cambia completamente l'aspetto generale della figura, e gli abiti cadono in modo completamente diverso. io le cosce le ho sempre avute "un po' cicciotte", anche da magra.
Ari
Ottobre 11, 2014 at 10:29 amLo stile maschile non dovrebbe essere un grosso problema per le mele, se ho capito bene, al massimo dovrai preoccuparti di femminilizzarlo un pochino per non esagerare! 🙂
Simona
Ottobre 11, 2014 at 3:43 pmMolto bello e utile qs post anche x me che sono clessidra con poco seno. Solo su una cosa sono un po‘ in disaccordo e cioè sul fatto che lo stile anni 50 "rappresenti" il tipo di donna classica casalinga dolce e materna o pin up (..anche se essendo io mamma e casalinga a tempo pieno- mio malgrado-non troverei disdicevole…;-)) Credo che i vari stili negli anni passati abbiano valorizzato certe fisicità piuttosto che altre, dando ovviamente l'immagine della donna che andava x la maggiore in quel momento. Negli anni 50 la donna media non era indipendente…ma femminile sì. Ho ripreso a mettere gonne da poco, dopo aver iniziato a seguire Anna e Sara, nonstante siano il capo che mi dona e valorizza di più. Le avevo abbandonate in favore degli skinny e jeans in genere xké pensavo di sembrare troppo….come dire…Donna gne gne… Ma essere madre e casalinga non vuol dire essere donne di serie B, non mi devo vergognare e se lo stile anni 50 èquello che più rende giustizia al mio corpo, ben venga. Ovvio che ognuno lo adatta alla propria personalità. Scusate la filippica ma ho da poco perso il lavoro,dopo 11 anni di smazzamenti vari, xké 'un'azienda non può sobbarcarsi il peso sociale della maternitàe i costi di un part-time'…parole del mio ex datore di lavoro. Oltre a qs non credo che se una mette i pantaloni svasati al fondo le diano della figlia dei fiori tanto quanto a una che mette le giacche con le spalle imbottite darebbero della manager rampante anni 80( x dire due capi che si usano attualmente e che stanno tornando di moda-spalline imbottite vade retroo_o" ).
lilit
Ottobre 11, 2014 at 5:03 pmma io non ho nulla contro il look della donna anni 50, e tantomeno contro quel modello sociale… semplicemente trovo che, seppure sia adeguato al mio fisico, rispecchi poco la mia personalità e il mio modo di vivere. quando ero bambina seguivo Happy Days, serie televisiva cult ambientata proprio negli anni 50, un vero trionfo di abitini bonton e gonnellone vaporose… e il mio personaggio preferito, qello in cui mi identificavo nelle mie fantasie infantili sapete chi era? una ragazza un po' ribelle di nome Leather (eccola qua col Fonzi http://wjltevansville.production.townsquareblogs.com/files/2011/06/Leather-Tuscadero.jpg) che suonava la chitarra, guidava la moto e la gonna non la metteva proprio mai… ho reso l'idea?
aggiungiamo che negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza indossare una gonna era per me associato a eventi formali-cerimoniosi pallosissimi, mentre indossare i jeans signifivava corse in bicicletta e chiacchierate con gli amici seduti sui muretti o sui prati…
aggiungiamo che ho tuttora uno spirito poco incline alla mondanità, e molta di quella poca è ai motoraduni in compagnia di motociclisti (dove l'ingonnellamento è abbastanza fuori luogo), non frequento locali alla moda, non esco tanto la sera… abito in un paesino dove quando passeggio col cane spesso non incontro anima viva, e al momento passo parecchio tempo in casa perchè purtroppo non sto lavorando.
poi io non sono talebana, non dico quello stile mi fa schifo a priori per principio, e anzi, ben venga qualche abitino e gonnellina a ruota variare un po' il mio guardaroba, che altrimenti sarebbe di una noia mortale… a condizione di non assumerlo in toto, ma a piccole dosi, e con qualche piccola diciamo "rivisitazione".
Simona
Ottobre 11, 2014 at 6:05 pmMi riferivo alla ragazza che ha scritto la mail…forse nn mi ero spiegata 😉 Ho avuto un breve periodo da bikers in passato…come passeggera! Ma ricordo bene la scarsa varietà di look ai quali potevo attingere..:-( Mi è sembrato di leggere un po' di spocchia nei confronti delle caratteristiche citate dalla ragazza che ha chiesto consiglio a Sara, che secondo me non sono negative…avesse scritto zuccherosa invece di dolce avrei capito ma dolce e materna sono qualità che può avere qualsiasi donna con qualsiasi look e direi anche senza aver figli…sono qualità interiori…no? Cmq l'ho scritto anche io che bisogna adattare ogni stile alla ns personalità ed anche a quella che è la ns vita di tutti i giorni…io sto benissimo coi tubini(ovvio nn strizzati !!) ma x andar a far la spesa e portare e ritirare il bambino all'asilo rincorrendo la piccola di un anno e mezzo sono un po' scomodi e quindi ripiego sugli abiti svasati e più morbidi tipo Desigual che mi lasciano più libertà di movimento e che mi fanno sentire meno 'ingessata' 😀
SSimona
Ottobre 11, 2014 at 6:25 pmPoi devo dire che anche x me i jeans, bootcut forever , restano la mia "coperta di Linus , con loro posso essere pratica e romantica/curiosa/hippie/bontonallaBreeVandeCamp solo cambiando il sopra e le scarpe e nei giorni che nn so che mettere loro mi vengono in aiuto…però devono lottare con la mia pancia che vuole debordare a tutti i costi,che se prendo una taglia in più sta la pancia ma sui fianchi suonano….insomma la gonna e gli abiti in qs mi aiutano di più, ma i jeans restano sempre a ricordarmi come a te le chiacchere sui muretti e i pic-nic con la compagnia con le chitarre e il canzoniere…B-)
Consigli x principianti
Ottobre 11, 2014 at 10:11 pmNon credo assolutamente che la ragazza della mail intendesse "degradare" la figura della donna casalinga, semplicemente dire che quello stile non fa per lei perchè molto dolce e femminile (come STILE), mentre lei si sente al contrario una donna più affine a uno stile contemporaneo. Non si valuta la donna, ma la persona. Il mio pensiero sugli anni '50 andava al di là degli abiti, ma era una riflessione su come spesso ricordiamo come splendidi anni che hanno avuto luci e ombre: "ah negli anni '50 le donne erano femminili e si pensava ai corpi reali non a modelli anoressici", ok, ma ricordiamoci che il rovescio della medaglia è che nel 90% dei casi quelle donne erano esaltate come pura femminilità, relegate a un ruolo che non potevano scegliere. Credo che la differenza sia questa: in quegli anni non c'era possibilità praticamente per nessuna donna di scegliere il proprio futuro. Che tu fossi bella, brutta, grassa, magra, sempre moglie e madre e basta potevi diventare. Le eccezioni erano molto poche. Oggi, per quanto vi sia il problema diametralmente opposto (ah sì, vuoi lavorare? Ottimo: non fare figli), la libertà di scegliere cosa fare c'è, quantomeno sulla carta; e secondo me la cosa importante non è tanto far la guerra se sia più femminista rinunciare alla famiglia per il lavoro o viceversa, ma permettere ad ogni donna di fare la sua libera scelta, che sia questa di dedicarsi al 100% alla propria carriera o alla propria famiglia, trovare un lavoro part time per star dietro alla prole piuttosto che avere la possibilità di affidare al padre la gestione della casa senza per questo, in nessuno di questi casi, essere considerata meno donna. Purchè la scelta sia libera e non imposta (dalla società che ti guarda male se a 30 anni ancora non ti sei sposata, dai coetanei che ti guardano come una nonna se a 24 vuoi convolare, dalle imprese che ti reputano un soggetto non stipendiabile se rimani incinta, dagli uomini che manco per scherzo si metterebbero a stirare e ti trattano come la loro lavatrice), ogni scelta è giusta. Opinione mia.
Consigli x principianti
Ottobre 11, 2014 at 10:20 pmPS: hai tutta la mia solidarietà e appoggio per quanto riguarda ciò che ti è accaduto in azienda. Queste cose, ormai all'ordine del giorno, non dovrebbero neanche esistere e invece passano sotto silenzio. Da una parte, comprendo chi davvero non può sostenere le spese di maternità e part time… dall'altra, che diavolo dobbiamo fare noi donne? Imparare a teletrasportarci? Chiedere il dono dell'ubiquità? Non lo so, a volte resto senza parole.
Simona
Ottobre 12, 2014 at 9:55 amHai capito la questione!! Cmq quello che volevo dire è che se uno stile è adattato a noi stesse nn potrà mai far passare qlcsa che nn siamo…il problema è quando si cerca di adattarsi a uno stile senza metterci niente del nostro. Lungi da me fare un confronto tra le condizioni della donna di ieri e di oggi…meglio o peggio…posso solo dire che gira&mischia i soggetti che tu hai egregiamente individuato trovano sempre il modo per penalizzarci..nn importa che tu abbia lavorato al meglio x tanti anni,che tu nn abbia fatto mai assenze causa malattia dei figli(e ce ne sono state..) alla fine nn conta quello che fai ma quello che sei…Scusate lo sfogo amaro ma è davvero dura da mandar giù…
Consigli x principianti
Ottobre 12, 2014 at 6:23 pmHai ragione e tranquilla: non scusarti per gli sfoghi, cogli terreno fertile qui. Io sono penalizzata in quanto donna, laureata (sì, ora per essere assunti la laurea è spesso mal vista, parola di un'amica che lavora nel settore risorse umane) e giovane (non hai esperienza! E io quando diavolo la faccio esperienza se nessuno mi fa fare esperienza?!). SO che crescendo avrò il problema della maternità. E la cosa spaventosa è che per questo nessuno fa nulla: basta però che Belen si smutandi e si levano cori di indignati (per qualche ora, in realtà), senza che si vada mai al nocciolo della questione. Ben venga l'indignazione per Belen. Ma se fossimo capaci tutti di arrabbiarci per tutto il sistema di svilimento della donna che passa dall'immagine ma non è solo quella, ecco, forse qualcosa cambierebbe. Forse. Perchè è un gran segreto di pulcinella che se sei donna sei penalizzata ma ehi, che ci vuoi fare è così. Con i "che ci vuoi fare è così" però non si va molto lontani.
Francesca
Ottobre 12, 2014 at 3:18 pmLa mia modesta opinione (basata sui fatti): questa è una delle epoche recenti che più ha svilito ciò che è femminile e che tradizionalmente appartiene alle donne.
Alla faccia del femminismo (che secondo me non ha fatto poi tutto questo bene, per me ha fatto anche dei danni).
Per es. fare figli e crescerli è una caratteristica femminile che solo le donne sono in grado di fare.
Questo è un fatto.
Oggi fare un figlio è qualcosa che è stato molto sminuito.
Una madre non è più una "grande madre", non so se riesco a spiegarmi.
Hai fatto un figlio? E allora? Dov'è questa grande cosa che avresti fatto?
Ci siamo ridotte al punto che una donna che è "solo" casalinga e madre si sente nella condizione di dover dire "non sono una donna di serie B" (a proposito: sono casalinga anch'io).
Sul lavoro non mi esprimo per ovvii motivi, ma mi pare che sia già stato detto tanto.
Consigli x principianti
Ottobre 12, 2014 at 6:09 pmCondivido appieno l'opinione sullo svilimento (ma più che dall'epoca, è causato dai diversi contesti: per dire, qui in Italia è così, già in Germania è diverso, l'occhio di riguardo lo si ha per la maternità come per la paternità e soprattutto se una donna vuole far figli e lavorare in linea generale può, grazie agli asili aziendali e ai fondi stanziati dal governo) e condivido appieno l'opinione sul femminismo: purtroppo, come ogni fenomeno, ha una dialettica interna in grado di generare mostri autentici. E' femminismo usare il proprio corpo come si vuole e non solo come incubatrice = il twerking è un'espressione della femminilità e della rivalsa delle donne con le curve sulle donne a stecchino (giuro, Niki Minaj così giustifica il suo video Anaconda). Questo è purtroppo quello che il femminismo ha prodotto in tante donne e tanto uomini senza capacità intellettive molto sviluppate (parere mio) e che ha fatto ripiombare le donne nel Medioevo. Tutta sta attenzione al corpo, alla libertà sessuale, alla libertà di mostrare ogni cm di epidermide E SE DICI CHE SIAMO SENZA PUDORE SEI BIGOTTA è l'ennesima gabbia in cui ci stiamo auto-ingabbiando. Sinceramente preferisco emergere per altre cose e chiedere la libertà di avere le stesse condizioni lavorative dei colleghi maschi, piuttosto che sentirmi libera, pazzerella, femministissima perchè non mi depilo e metto il sedere in faccia a un tizio X in discoteca twerkando. Questo è sempre un parere personale, non verità assoluta. Se qualcuna non condivide, non condivida.
Sonia
Ottobre 12, 2014 at 11:27 pmCiao Sara! Io ho un problema molto simile a quello di Cristina…sono una clessidra in versione ristretta, tipo hobbit (1.56 cm per 48 kg). Ma amo lo stile aggressivo quasi maschile senza dimenticarmi le gonne. Insomma un gran casino e mi sa che in parte mi farò aiutare dai consigli che hai dato a questa ragazza…ti avevo mandato anche una mail ma forse era troppo delirante per cui tu mi rispondessi. In ogni caso spero di raccapezzarmi e costruirmi uno stile decente senza sminuirmi o diventare una bambolina. Continuate così state aiutando molte persone a fare pace con l'armadio!!!!
Sarah
Ottobre 13, 2014 at 7:03 pmCiao Sonia, io anche avevo il tuo stesso problema ( come ho raccontato in un commento al post sullo stile preppy ). Sono una clessidra mignon ( 1,52 ) molto formosa, ma anche io amo lo stile maschile. Io posso dirti che pochi accessori e alcuni capi mirati ( come i blazer, da lasciare sbottonati e con le maniche arrotolate ) ti cambiano davvero il guardaroba. L'importante è provare, mixare, osare, anche da sola a casa davanti lo specchio, vedrai che una volta trovato l'abbinamento giusto te ne accorgerai, perchè il tuo fisico sarà valorizzato ma tu non starai fissando un estranea nello specchio.
Mimi
Novembre 6, 2014 at 6:57 pmAnch'io sono una pera e il mio corpo non si adatta al mio stile… le gonne mi danno un aspetto troppo bon ton e da bambinetta, da ragazzina, e odio i pantaloni a zampa… tra l'altro lo stile a pera è del tutto inconciliabile con lo stile da ufficio, la gonna a ruota è improponibile, la gonna svasata francamente la trovo proprio da vecchietta… insomma resta il pantalone a palazzo, che ovviamente non mi piace… che tristezza :'(